Difficile dire che la mafia investa più negli immobili che in altre attività, non avendo a disposizione il quadro complessivo, ma secondo la stima di Giuseppe Caruso, ex direttore dell’Agenzia per i Beni confiscati, il valore totale dei beni ammonterebbe a circa 10 miliardi di euro (Ansa, Novembre 2013). Per dare un’informazione maggiore sul contesto sembrerebbe abbastanza chiaro che i beni oggetto di sequestri e confische tra il 1992 e il 2011 sia relativi prevalentemente a mafia e camorra, stando ai dati della Direzione Investigativa Antimafia (info qui)

Rimane ad ogni modo al momento molto evidente che il fenomeno delle infriltazioni mafiose in ambito politico-istituzionale sia maggiormente diffuso a Sud, con le eccezioni di Milano, Torino e Imperia. L'immagine che segue e una proiezione geografica di dati (non normalizzati sulla popolazione) pubblicati su Autonomie Calabria, che tracciano il numero di Comuni sciolti per mafia (la legge sullo sciogliomento è del 1991, con una sentenza della Corte Costituzionale del 1993 di rigetto delle questioni di legittimità). Le province più interessate dagli scioglimenti sono Napoli (50), Reggio Calabria (45), Caserta (33), Palermo (27).

Distribuzione per provincia dei comuni sciolti per mafia

Di seguito una tabella navigabile dei comuni sciolti per mafia dal 1991 al 2014. Puoi cercare i Comuni per nome o per provincia di riferimento.

* Immagine di copertina: Disegno del maxi-processo a presunti mafiosi a Palermo, pubblicata su L'Ora (maggio 1901) - Fonte: it.wikipedia.org/wiki/L'Ora*